Introduzione



da: "dai Peuceti ai Laertini (RIZZI D.)

Fin dai tempi più lontani Laterza è stato un originale luogo e centro rinomato di attività ceramica (impasto di argilla ed altre sostanze), come si può determinare da numerosi reperti archeologici  rinvenuti agli inizi degli anni Sessanta dallo studioso di archeologia, Biancofiore, durante il corso dei suoi scavi nella Valle delle Rose, a Nord-Est dell’abitato, che parlò di “Civiltà Eneolitica di Laterza” (circa il 2.000 a.C.).
Grazie al ritrovamento di questi reperti, si può dire che l’arte della ceramica era molto sviluppata anche nel periodo della Magna Grecia e dell’Età Romana.
Dopo molto tempo, precisamente durante la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, ci fu un momento molto difficile dovuto alle distruzioni e alle invasioni barbariche.
Quindi, anche l’attività ceramica risentì di questa situazione e si ebbe così pochissima produzione. In seguito, dopo il ritorno alla pace, ci furono degli scambi culturali e commerciali tra l’Occidente e l’Oriente che permisero il risorgere dell’attività ceramica con nuove tecniche apprese, appunto, dall’Oriente che si congiunsero con le tecniche tradizionali.

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