Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

ELENCO CERAMISTI LAERTINI DAL 1745

Immagine
Nel 1745, quando Laterza contava appena 3200 abitanti, vi erano 45 "faenzari". Eccoli: 1° - Agostino Collocola, faenzaro di anni 30 (I)  2° - Andrea di Iacovo, maestro faenzaro di anni 45  3° - Agostino Mirtei, faenzaro, di anni 34  4° - Carlo Santeramo di Domenico, faenzaro  5° - Carlo Guglielmo, maestro faenzaro di anni 30  6° - Domenico Santeramo, maestro faenzaro, di anni 66  7° - Donato De Nunzio, pittore di faenza, di anni 37 8° - Domenico Geminale, maestro faenzaro di anni 44  9° - Domenico Mele, faenzaro di anni 56  10° Donato Scarato, faenzaro di anni 28  11° -. Domenico Mosca, faenzaro di anni 32  12° Domenico Pomarico di Leonardantonio, maestro faenzaro 13° - Francesco Paolo Lo Forese, maestro faenzaro di anni 26 14° - Felice Qaetano Santeramo di Giuseppe, faenzaro di anni 32 15° - Felice Oronzo di Vietro, maestro faenzaro di anni 41 16° - Francesco Galli, faenzaro di anni 51  17° - Francesco Dell'Orco di Tommaso, faenzaro di anni 37 18° - Felice Tarantino -

ANGELO ANTONIO D'ALESSANDRO

Immagine
Il più prestigioso ceramista dell'età barocca, nacque a Laterza nel 1642 da Nicol'Antonio da Santeramo e da Cristina Festa. Fu un prelato, come risulta dall'elenco del clero laertino del 1676.  Lasciò presto Laterza per studiare in un seminario della capitale e vi tornò sacerdote, succedendo, nel 1667, alla morte del canonico Don Leonardo Antonio Brizio, alla guida della chiesa di San Lorenzo Martire. D'Alessandro morì nel 1717 all'età di 75 anni. Al periodo che va dal 1670 al 1690 risalgono le esecuzione di piatti con tese decorate a tralci e margherite in monocromia turchina, numerosi e pregevoli capi con stemmi gentilizi conservati in musei francesi e londinesi, ora anche a Laterza. Al periodo 1689-1693 risalgono le serie dei presentatoi su piede. Si tratta di importanti commissioni dal momento che è riportato lo stemma del committente. In questi capi ricorrono motivi ornamentali quali alberi ritorti e fittamente tratteggiati, elementi vegetali astrattamente

GRAND TOUR della Ceramica a Laterza

Immagine
Il nuovo anno, per il MuMA di Laterza, è un’esplosione di stili e colori. Dal 13 gennaio al 28 febbraio, il museo della maiolica ospiterà la mostra nazionale itinerante  “Grand tour – Alla scoperta della ceramica classica italiana” , una raccolta di riedizioni dei grandi classici dell’arte figula nazionale, organizzata dall’ AiCC, l’Associazione italiana Città della Ceramica . È la seconda esposizione che il Comune di Laterza ospita in poco più di un mese, grazie anche alle risorse garantite dal progetto regionale  “La Murgia abbraccia Matera” : è ancora possibile ammirare gli albarelli della collezione Chini, infatti, che insieme con i pezzi già presenti nel museo hanno dato spessore al catalogo del MuMA presentato lo scorso 2 dicembre. I manufatti della mostra “Grand tour”, poi, serviranno a riflettere ulteriormente sul valore della ceramica come attrattore culturale e, non ne sia una diminutio, turistico: come gli intellettuali, dal ‘600 in poi, scoprivano le bellezze del

L'ANTICA FORNACE

Immagine
Questa fornace di origine medievale  è stata fino a qualche anno fa  l'ultima fornace a legna ancora attiva a Laterza. Essa è scavata nella roccia  come tanti altri insediamenti ipogei presenti nel territorio. Come questa, nel territorio laertino,  tante erano le fornaci che facevano di Laterza  uno dei centri di maggiore interesse per la produzione di maioliche. Con l'andar del tempo molte sono scomparse perché abbattute, altre sono diventate cantine. Il maestro De Vietro in questa fornace  vi ha lavorato fino a poco tempo prima della sua morte.  Da quel momento in poi la fornace è stata lasciata nel più completo stato di abbandono. Nel suo interno si possono ancora ammirare  gli attrezzi per la lavorazione della creta e del colore.