Albarello - Prima metà del XVII secolo
Compendiario: turchino in diverse gradazioni, giallo, arancio, su smalto berettino.
La tipologia dell'apparato decorativo, limitato al recto del vaso, è quella tradizionale: stemma coronato di elmo con cimiero piumato, circondato da cartigli e nastri svolazzanti. Ma, a differenza di molti altri albarelli laertini coevi, presenta la peculiarità di soli tre filetti continui, alla base e alla spalla, mancando il motivo a catenella. Risulta insolita anche la presenza della fascia decorativa, che circonda base e spalla, costituita da elementi fitomorfi globosi e schiacciati, alternati anche nel colore e connessi da viticci terminanti in piccole bacche apicali. Lo scudo è doppiamente bordato con filetti continui di turchino e di arancio, ed è inserito in un cartiglio elaborato con volute, nastri e foglie, elementi nei quali si avvicendano i medesimi colori.
Si può supporre che l'emblema araldico sia quello di un membro della nobile famiglia Cicinelli, principe di Cursi e, dal 27 luglio 1655, con privilegio del Re Filippo IV di Spagna, duca di Grottaglie.
Bibliografia: Lupoli-Pansini 2010, scheda 5. Elio Scarciglia
La tipologia dell'apparato decorativo, limitato al recto del vaso, è quella tradizionale: stemma coronato di elmo con cimiero piumato, circondato da cartigli e nastri svolazzanti. Ma, a differenza di molti altri albarelli laertini coevi, presenta la peculiarità di soli tre filetti continui, alla base e alla spalla, mancando il motivo a catenella. Risulta insolita anche la presenza della fascia decorativa, che circonda base e spalla, costituita da elementi fitomorfi globosi e schiacciati, alternati anche nel colore e connessi da viticci terminanti in piccole bacche apicali. Lo scudo è doppiamente bordato con filetti continui di turchino e di arancio, ed è inserito in un cartiglio elaborato con volute, nastri e foglie, elementi nei quali si avvicendano i medesimi colori.
Si può supporre che l'emblema araldico sia quello di un membro della nobile famiglia Cicinelli, principe di Cursi e, dal 27 luglio 1655, con privilegio del Re Filippo IV di Spagna, duca di Grottaglie.
Bibliografia: Lupoli-Pansini 2010, scheda 5. Elio Scarciglia
(da Catalogo MuMa)